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"I MIEI COLPI DI TESTA"
di Aldo Serena
BALDINI + CASTAOLDI - 2022

 

La recente pubblicazione di questo libro è stata accolta da molti appassionati (me compreso) con grande piacere, perché nella storia e nella persona di Aldo Serena convivono in maniera non comune tanti aspetti di rilievo. Infatti, oltre ad avere raggiunto ottimi risultati militando in varie squadre prestigiose, l’Autore si è sempre distinto per una personalità matura e curiosa.

A lettura ultimata, posso dire che le attese sono state pienamente mantenute: grazie anche alla sapiente guida di Franco Vanni, la struttura dell’opera e lo stile narrativo consentono di inquadrare questo libro nella miglior tradizione delle autobiografie sportive di stampo anglosassone, caratterizzate da un racconto serrato, metodico e schietto.

I primi capitoli ripercorrono le tappe della carriera agonistica, partendo dal suo culmine agrodolce (i mondiali del 1990) e poi illustrando il lungo viaggio iniziato nella frazione di Montebelluna dove Serena è cresciuto.

Il racconto del periodo di militanza nelle squadre giovanili, in particolare, fa emergere la grande passione per il gioco e la fedeltà ai valori di lavoro e sacrificio propri del contesto familiare e del popolo veneto.

A partire dal trasferimento all’Inter, ogni anno della carriera professionistica è narrato in un apposito capitolo, con tantissimi retroscena ed aneddoti che consentono di comprendere tratti caratteriali dei protagonisti o contesti in cui si sono svolti gli eventi descritti. Tra i tanti episodi, risultano particolarmente suggestivi quelli legati alle figure di tre campioni brasiliani (Falcao, Zico e Socrates) che hanno dato lustro al nostro campionato negli anni 80.

Molto interessante è anche il racconto – comune ad altri Autori citati in questo blog, come Schmeichel e Lineker - dell’esperienza di commentatore televisivo, che ha consentito a Serena di mantenere un contatto diretto con il mondo del calcio e di valutarne i cambiamenti da un osservatorio assolutamente privilegiato. Anche per questo, le considerazioni sullo sviluppo e sulle prospettive del gioco non cedono a tentazioni nostalgiche e risultano, invece, lucide e documentate.

Il capitolo conclusivo, in appendice, costituisce una sorta di gradevolissimo “bis” ed è dedicato sia ad aspetti più personali (la famiglia, vari interessi coltivati negli anni, come viaggi, arte, auto, altri sport), sia a specifici temi legati al calcio (arbitri, doping, scommesse), con una bellissima monografia dedicata a Michel Platini.

Nella sua carriera Aldo ha fatto gioire e disperare tanti di noi con i suoi gol, in un saldo variabile che dipende da età ed appartenenze. Ora, con questo libro, offre a tutti un godibile strumento per rievocare un’epoca splendida del nostro calcio e per riflettere su tanti aspetti di quelli attuale e futuro.

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